TFR in busta paga
A breve dovrebbero essere emanate le disposizioni attuative che consentiranno ai lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici ed agricoli), con anzianità aziendale di almeno 6 mesi, di richiedere al datore di lavoro, come quota di integrazione della retribuzione (c.d. QUIR) , l’anticipazione mensile delle quote di TFR maturando (anche se in precedenza destinate alla previdenza complementare).
L’anticipazione sarà assoggettata alla tassazione ordinaria e non sarà imponibile ai fini previdenziali. La scelta sarà irrevocabile sino al 30 giugno 2018. Il TFR anticipato non sarà compreso nel reddito rilevante per la spettanza del bonus di 80 euro.
Le ditte con meno di 50 dipendenti che non intendono anticipare immediatamente il TFR potranno accedere ad un finanziamento assistito da garanzia, erogato da un apposito Fondo costituito presso l’INPS. A tale scopo le predette imprese verseranno al medesimo Fondo un contributo dello 0,2%.